shhh... "+" vol 2
Dopo esserci occupati di "+ Volume 1", giungiamo ora a
parlarvi della seconda parte di questo progetto, che vede l'eccellente act portoghese Shhh... alle prese con tutta una serie di collaborazioni con colleghi provenienti dalle frange più alternative dell'elettronica di confine. Anche questo secondo EP viene rilasciato in sole 100 copie,
nuovamente in uno spartano formato digipack completo di copertina
stampata singolarmente con acrilico: peculiarità, questa, che senza
dubbio ingolosirà collezionisti e completisti. Il dischetto si apre con
"Red Howler", dove Rui Bentes si affianca a Dave Philips fra austere
note di piano e gustose abrasioni industriali, queste ultime ben
presenti anche nel macchinoso, ruvido e squisitamente cinematico brano -
senza titolo - realizzato assieme a Thisquietarmy (verosimilmente il
miglior momento dell'intero lavoro). La matrice industriale regna
sovrana, anche nel pregevole remix che Shhh... confeziona per
"Simulacra" di Rasal. Asad (a contrasto con una melodia particolarmente
dolce), fino a sfociare nel piacevole caos di "UN-GC", in cui è complice
Anla Courtis. La collaborazione con Philippe Petit si traduce negli
oltre 12 minuti di "Darkdub", titolo che è già tutto un programma per un
momento teso e inquieto, una lunga asfissia dettata dalla severità
ritmica e dal mirabile crescendo d'intensità; chiude il pezzo realizzato
assieme a Martin A. Smith, "Two Rivers", dove a dominare sono i
riverberi metallici e dei suoni a dir poco alienanti. Questo secondo volume, decisamente più noisy del suo predecessore, offre ancora una volta materiale di assoluta qualità e spessore, risultando particolarmente indicato per chi dell'opera di Bentes preferisce le cose più industriali, fermo restando che i più fedeli seguaci di Shhh... dovranno necessariamente procurarsi entrambi i lavori (sul cui pregio
non si discute).
Roberto Alessandro Filippozzi