02/01/2014

shhh... "+" vol 2

Dopo esserci occupati di "+ Volume 1", giungiamo ora a parlarvi della seconda parte di questo progetto, che vede l'eccellente act portoghese Shhh... alle prese con tutta una serie di collaborazioni con colleghi provenienti dalle frange più alternative dell'elettronica di confine. Anche questo secondo EP viene rilasciato in sole 100 copie, nuovamente in uno spartano formato digipack completo di copertina stampata singolarmente con acrilico: peculiarità, questa, che senza dubbio ingolosirà collezionisti e completisti. Il dischetto si apre con "Red Howler", dove Rui Bentes si affianca a Dave Philips fra austere note di piano e gustose abrasioni industriali, queste ultime ben presenti anche nel macchinoso, ruvido e squisitamente cinematico brano - senza titolo - realizzato assieme a Thisquietarmy (verosimilmente il miglior momento dell'intero lavoro). La matrice industriale regna sovrana, anche nel pregevole remix che Shhh... confeziona per "Simulacra" di Rasal. Asad (a contrasto con una melodia particolarmente dolce), fino a sfociare nel piacevole caos di "UN-GC", in cui è complice Anla Courtis. La collaborazione con Philippe Petit si traduce negli oltre 12 minuti di "Darkdub", titolo che è già tutto un programma per un momento teso e inquieto, una lunga asfissia dettata dalla severità ritmica e dal mirabile crescendo d'intensità; chiude il pezzo realizzato assieme a Martin A. Smith, "Two Rivers", dove a dominare sono i riverberi metallici e dei suoni a dir poco alienanti. Questo secondo volume, decisamente più noisy del suo predecessore, offre ancora una volta materiale di assoluta qualità e spessore, risultando particolarmente indicato per chi dell'opera di Bentes preferisce le cose più industriali, fermo restando che i più fedeli seguaci di Shhh... dovranno necessariamente procurarsi entrambi i lavori (sul cui pregio non si discute).
Roberto Alessandro Filippozzi